lunedì 3 novembre 2014

Partizionamento da terminale

Salve a tutti! Qualche giorno fa ho provato a torturarmi installando Archlinux, in virtualbox per evitare eventuali pasticci al mio povero computer, devo dire che è stato molto interessante e anche istruttivo! Fin dall'inizio mi sono imbattuto in varie procedure davvero interessanti come il partizionamento del hard disk da terminale, che è l'argomento che affronteremo oggi.


INTRODUZIONE
Come è visto il nostro hard disk su Linux?


Beh, come probabilmente molti di voi sanno, in Linux ogni cosa è vista come un file quindi anche il nostro hard disk, più precisamente il file si chiama sdX dove X sta per una lettera minuscola dell'alfabeto, e cambia per ogni disco fisso che il computer vede, ad esempio supponiamo che sul nostro pc abbiamo l'hard disk fisso e una chiavetta USB collegata, allora l'hd fisso può prendere il nome di sda, mentre la nostra chiavetta sdb.

Dove li troviamo questi file?
I file li possiamo trovare nella cartelle /dev, se provate a dare il seguente comando:

ls /dev

noterete che ci sono i file citati prima, e in più ci sono dei file che come prefisso hanno sda e sono seguiti subito da un numero, (es. sdaY dove Y ovviamente sarà un numero).

Ma cosa vuol dire questo numero Y? Beh, sdaY non è altro che una partizione del disco sda. Ad esempio supponiamo che abbiamo un hard disk fisso con 3 partizioni, allora questo sarà identificato ad esempio come sda mentre le sue tre partizioni saranno identificate come: sda1, sda2 e sda3.
Semplice no?

Ora poniamoci una domanda: come fare per partizionare un hard disk da linea di comando? Ci sono due utiliy molto conosciute per effettuare questo: uno è fdisk e il secondo è gdisk.

 

DIFFERENZA TRA FDISK E GDISK
Un hard disk deve avere una sua tabella delle partizioni che può essere MBR oppure GPT.
Il primo MBR utilizza i primi 512 byte per caricare i vari sistemi operativi, mentre la GPT si appoggia al firmware EFI per il caricamento e la lettura delle varie partizioni. I sistemi operativi moderni, come Windows 8, utilizzano UEFI per il loro caricamento e quindi si appoggiano a EFI, mentre quelli un po' più vecchi utilizzano l'MBR. Noi consigliamo di creare una tabella di partizione GPT in quanto più moderno e più aggiornato rispetto a MBR.

La differenza tra fdisk e gdisk sta proprio in questo, con gdisk è possibile creare una tabella delle partizioni di tipo GPT, mentre con fdisk non è possibile, quindi noi faremo vedere un partizionamento con l'utility gdisk ma il funzionamento di fdisk e pressoché equivalente.

 

PROCEDIMENTO
Come prima cosa dobbiamo individuare il dispositivo su cui vogliamo fare il partizionamento, ossia il file con cui è identificato il nostro disco (es. può essere sda oppure sdb), per trovare il file possiamo vedere nella cartella dev oppure digitando questo comando:


fdisk -l
 
e ci mostrerà i dischi collegati al computer. Supponiamo che il nostro disco sia identificato dal file sda.

Ora digitiamo il seguente comando per procedere con il partizionamento del nostro disco:


gdisk /dev/sda
 
apparirà una schermata del genere:



per vedere le opzioni disponibili possiamo digitare “?”.

Come prima cosa dobbiamo decidere se procedere con la creazione di una tabella MBR oppure GPT.

Quindi digitiamo “o” e ci creerà la tabella di tipo GPT.

Ora dobbiamo procedere con la creazione delle varie partizioni, quindi digitiamo “n” per procedere.
Ci chiederà il numero della partizione, e tra parentesi ci indicherà anche quella di default, noi lasciamo quella di default quindi clicchiamo invio.

Adesso dobbiamo indicargli da quale settore deve iniziare la nostra partizione, e anche qui lasciamo quella di default e quindi clicchiamo invio.

Ora ci verrà chiesto quale deve essere l'ultimo settore della nostra partizione, e nelle parentesi viene mostrata la seguente scritta : “{+-}size{KMGTP}”, significa che possiamo indicargli di quanti byte deve essere grande la partizione dal primo settore, ad esempio se scriviamo +8G la partizione sarà grande 8 GByte. Quindi procediamo digitando il valore desiderato e premiamo invio.

Ora dobbiamo indicare di che tipo deve essere la nostra partizione, se digitiamo “L” ci mostrerà una lista dei tipi di GUID disponibili con associato un codice in esadecimale, nella seguente immagine possiamo vedere la lista stampata:




di default ci indicherà il codice esadecimale 8300 (linux file system), scegliamo quello più adatto alle nostre esigenze e premiamo invio.

Bene ora la nostra partizione è stata creata! Siamo di nuovo nel menù di prima, se vogliamo vedere le nostre partizioni che create basta che digitiamo “p”, e se volete crearne altre basta ripetere di nuovo i precedenti passaggi (senza ovviamente ricreare la tabella di tipo GPT digitando “o” se no dovremmo iniziare tutto da capo). Infine, una volta terminata la creazione delle nostre partizioni digitiamo “w” e in questo modo, gdisk, scriverà tutte le modifiche sul disco.

Bene ora che abbiamo creato le nostre partizioni non ci resta altro che formattarle e poi possiamo utilizzarle, ricordo che il comando per la formattazione è il seguente:


mkfs.ext4 /dev/sdaY
 
dove, ovviamente, al posto di ext4 potete mettere il file system che preferite, e al posto di Y mettete il numero che identifica la vostra partizione.


CONCLUSIONI
Bene ora siete in grado di gestire un partizionamento da terminale, e vi assicuro che nell'installazione di Archlinux è molto utile!! Vi ricordo che come sempre per avere maggiori informazioni su un comando c'è sempre il seguente comando:


man gdisk
 
Fonti:
-MBR;
-GPT;

-Immagini di Joel Garia;

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