Ma prima di iniziare con l'installazione e la configurazione, vediamo cos'è Samba e cos'è un NAS.
NAS è un acronimo che sta per “Network Attached Storage”, in pratica è un dispositivo collegato alla nostra rete, ed ha uno o più dischi rigidi, dove si possono salvare i file, insomma una specie di cloud, mentre Samba è un software che permette la condivisione dei file di un server. In questo contesto il NAS sarà il nostro server con i vari file da condividere (quindi qui il nostro Raspberry sarà il NAS), e Samba ci permetterà appunto di poter condividere i suoi file con gli altri computer della rete.
Ovviamente ci servirà un Raspberry Pi 2. A questo link potete trovare la versione base, ma noi vi consigliamo lo Starter Bundle che comprende tutto il necessario per iniziare subito a utilizzare questo fantastico mini pc.
Iniziamo ora con l'installazione di Samba.
Come prima cosa entriamo sul nostro Raspberry ad esempio con ssh, e colleghiamo l'hard disk esterno. Se avete la necessità di creare delle partizioni vi consiglio di leggere questo nostro post, dopo di che procediamo con la formattazione:
sudo mkfs.ext4 /dev/sdxy
dove “sdxy” è la partizione che vogliamo formattare.
Ora facciamo in modo che essa venga montata automaticamente all'avvio del Raspberry, andando a editare il seguente file:
sudo nano /etc/fstab
e aggiungiamo la seguente riga:
/dev/sda1 /media/cloud ext4 defaults,noatime 0 0
dove “/dev/sda1” identifica la mia partizione che ho montato, “/media/cloud” è il punto dove ho montato la partizione, “ext4” è il file system della partizione, “defaults,noatime” sono le opzioni che diamo alla partizione e infine “0 0” sono due flag rispettivamente per il dump e per il controllo fsck.
Ora che abbiamo preparato l'hard disk, procediamo con l'installazione di Samba e la sua configurazione.
Come prima cosa aggiorniamo le dipendenze dando:
sudo apt-get update
e poi installiamo il software:
sudo apt-get install samba samba-common-bin
Ora, una volta installato, procediamo con la breve configurazione del file.
Apriamo il file:
sudo nano /etc/samba/smb.conf
e de-commentiamo la riga con “security = user”, semplicemente cancellando il simbolo “#” all'inizio della riga.
Successivamente aggiungiamo queste righe al fondo del file:
[my_nas]
comment = mio NAS
path = /media/cloud
writeable = yes
comment = mio NAS
path = /media/cloud
writeable = yes
Bene, usciamo cliccando ctrl+x e salvando.
Ora dobbiamo dare il consenso all'utente del Raspberry, ossia “pi”, di poter utilizzare il servizio, semplicemente facciamo ciò assegnandogli una password con il seguente comando:
sudo smbpasswd -a pi
Ci chiederà di inserire una password e di confermarla, questa password la utilizzeremo quando ci vogliamo autenticare per accedere al NAS, utilizzando ovviamente l'utente “pi”.
Ora rendiamo le modifiche permanenti riavviando il servizio:
sudo service samba restart
Ora la configurazione è terminata, e non ci resta che testare andando a collegarci con un altro computer.
Il collegamento è banale, basta aprire una cartella e andare su "Connetti al Server", e come indirizzo gli diamo:
smb://ip_raspberry/my_nas
E come credenziali usiamo l'utente “pi” con la password che abbiamo scelto in precedenza. In alternativa, apriamo una cartella e al posto di andare su connetti al server possiamo andare su “Esplora Rete” e lì troveremo il nostro NAS, per collegarci ci clicchiamo semplicemente sopra e usiamo sempre l'utente “pi” e la password di prima come credenziali.
Su Arch Linux potrebbe essere necessario installare il seguente pacchetto se utilizzate GNOME:
sudo pacman -S gvfs-smb gnome-vfs
Mentre se usate XFCE4:
sudo pacman -S gvfs-smb
CONCLUSIONE
Bene, ora sappiamo anche come utilizzare il nostro Raspberry per poter condividere i nostri file in rete, trasformandolo in un NAS.
FONTI:
- Immagini Joel Garia;
- Wikipedia NAS;
- Wikipedia Samba;
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